Un accordo strategico per la gestione e cura dei pazienti oncologici è stato siglato il 5 marzo tra Novartis Italia e Regione Piemonte. Proprio nei territori dove è nata la prima rete oncologica regionale italiana, la sfida della collaborazione è di migliorare ulteriormente la presa in carico e la gestione dei pazienti che hanno ricevuto una diagnosi oncologica.
Ogni anno in Piemonte ci registrano oltre 30mila i nuovi casi di tumore e si stima che determinino circa 58mila ricoveri. Numeri così importanti richiedono un impegno notevole per dare risposte adeguate, rapide e complete ai pazienti. Il Piemonte è una realtà chiave nella lotta contro i tumori non solo perchè è stata la prima regione a implementare il modello della Rete per assistere e gestire in modo multidisciplinare e personalizzato i pazienti oncologici, offrendo a circa 35 mila persone servizi e prestazioni. In Piemonte, infatti, è presente lo stabilimento di ricerca e sviluppo Novartis di Colleretto Giacosa, diventato negli anni un hub dell’innovazione per la medicina nucleare di precisione e per la produzione di alcune terapie oncologiche destinate ai mercati internazionali.
Come sottolinea l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, “la Regione si distingue sul fronte oncologico con la realizzazione di un modello di assistenza d’avanguardia, che mette insieme alta professionalità medica e alta tecnologia, al servizio del paziente sia in ospedale che sul territorio. La nuova Rete oncologica del Piemonte è un modello riconosciuto a livello internazionale, il valore aggiunto sul fronte della ricerca e terapeutico consiste nel saper unire le forze e fare gioco di squadra con tutti i soggetti coinvolti nella lotta ai tumori”.
Del resto, “il Piemonte è un’eccellenza per la cura dei tumori grazie ai suoi centri all’avanguardia dove coesistono una ricerca scientifica di alto valore e una profonda attenzione alla cura dei pazienti – commenta Valentino Confalone, Country President Novartis Italia – Questa collaborazione con la Regione ha quindi per noi un significato particolare: si aggiunge infatti a quello che già facciamo nel nostro stabilimento di Colleretto Giacosa dove siamo impegnati a reimmaginare gli attuali paradigmi terapeutici nel campo dell’oncologia attraverso i radioligandi e rappresenta un esempio virtuoso di sinergia attiva di tutti gli attori del Sistema Paese, in cui istituzioni regionali, oncologi e associazioni pazienti svolgono un ruolo fondamentale. Solo collaborando insieme - conclude - possiamo far evolvere il Servizio Sanitario e renderlo pronto ad affrontare le sfide del futuro”.
Il polo piemontese di Novartis rappresenta l’ultima frontiera della medicina nucleare di precisione in oncologia, con un approccio innovativo basato sui radioligandi, radiofarmaci in grado di riconoscere selettivamente le cellule tumorali ed eliminarle attraverso l’uso di particelle radioattive, senza danneggiare le cellule sane. Un’innovazione che affonda le sue radici nella ricerca Made in Italy, svolta proprio a Colleretto Giacosa da Advanced Accelerator Applications (AdAcAp), realtà del Gruppo che ha sviluppato le prime terapie con radiofarmaci al mondo. Qui è stato scoperto e sviluppato il primo farmaco a base di radioligandi che è stato approvato e immesso in commercio in Europa e negli Usa (2017) per il trattamento di un tumore raro neuroendocrino; cui è seguita l’approvazione Fda ed Ema (2022) per la prima terapia di questo genere indicata per il trattamento del carcinoma prostatico progressivo metastatico resistente alla castrazione e Psma-positivo.
Fonte. Comunicato stampa Novartis 5 marzo 2024